domenica 3 maggio 2020

UNA BIANCA CASETTA DI CALCE di Cresy Caradonna



“Una bianca casetta di calce”


Vide lontano senza lamenti
suoni nell’etere espansi a profusione
una bianca casetta di calce

all’alba di un mattino d’estate,

lindo il suo cuore ruppe il silenzio
erano le cinque di una quiete d’ombra silente
un singhiozzo raccolse il mio andar fievole
tra i ciottoli di quella stretta stradina mediterranea,

ero in uno specchio dalle ali spezzate
dai fiori spinosi nel quale uno strascico d’anima vagava
nel riflesso dell’altra,
in un incedere cadenzato,
che ruppe l’incanto del primo albore,


vide lontano
ma si perse nel far del giorno prima della luce… l’altra
come un chiuso orologio senza lancette
lì nella bianca casetta di calce
in uno spicchio di ricordo.

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